Un teologo del ‘900 chiedeva provocatoriamente: Se ti accusassero di essere cristiano, troverebbero prove contro di te?

I primi martiri francescani non avrebbero avuto dubbi nel rispondere. La prova delle accuse contro di loro era la caparbietà e la testardaggine con cui annunciavano Gesù in terra marocchina, in ascolto dello Spirito e a partire dalla modalità missionaria del loro tempo. Oggi, sicuramente, ci viene chiesto un diverso tipo di testimonianza: ascoltando le parole dello Spirito nella preghiera e nella mensa eucaristica (ma anche in quelle preghiere e in quelle eucaristie che sono la famiglia, il lavoro, la società…) potremmo rinunciare poco per volta a quelle convinzioni capaci di spaccare il dialogo con gli altri, con Dio e con noi stessi. Beati noi, martiri dell’ascolto!