«Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!» (Lc 21,8). Il genere letterario dell’apocalittica, presente in diversi libri della bibbia, sia nel primo che nel nuovo testamento, ci rende accorti su alcuni elementi della nostra storia personale e collettiva. Una questione importante che la piccola “apocalisse” di Luca ci invita a considerare è la comparsa dei ‘falsi apostoli’. In una fase complessa come l’attuale presente, segnato dalla pluralità di emergenze e di crisi che siamo faticosamente chiamati ad affrontare, prolificano i guru, gli opinion maker, i personal trainer, i leader carismatici, gli sciamani, coloro che ostentano una presunta sapienza spirituale. Possiamo definirli con una parola antica e contemporanea, evangelica e universale: ‘maestri’. Insegnano yoga, tecniche di meditazione, discipline sportive; trasmettono un benessere alimentare o psico-somatico; sono docenti, dottori, preti conservatori o progressisti, medici, psicologi, psichiatri e tanto altro ancora. Nei momenti di grande incertezza ci si aggrappa volentieri a chi è capace di smerciare una buona dose di sicurezza. Gesù astutamente ci mette in guardia: “Non andate dietro a loro!”. Cosa ci può essere di problematico in queste figure, che molto spesso sono così preziose? Riformulo la domanda: per quale ragione dovremmo essere attenti a non diventare discepoli di personaggi affascinanti, che sembrano avere molto da offrire alle nostre fragili esistenze? A mio avviso l’elemento tossico emerge in modo chiaro nell’espressione “Sono io”. La tragedia accade quando mettiamo la nostra vita nelle mani di soggetti narcisisti, egocentrici, autoreferenziali e autocelebrativi, che creano dipendenze affettive e sudditanze psicologiche. Sono battitori liberi, ma non diventeranno mai presenze liberanti. Accumulano soldi e potere, ma non ti aiutano a crescere, a star bene veramente, a fare un percorso di maturazione e di autonomia. Esibiscono il proprio ‘ego’; non sono profeti umili e ispirati, che trasmettono la Parola e lo Spirito di Dio. Quel grido “Sono io!” è l’inverso del nome che il Signore rivela a Mosè: “IO-SONO”. JHWH interviene con uno stile diametralmente opposto a quello degli idoli e dei falsi maestri: ti accompagna in un cammino di liberazione dall’Egitto e dalla tirannia di qualsiasi faraone; sblocca le tue energie. Non ti trattiene nelle sabbie mobili di una umanità patologica, ripiegata su di sé a leccarsi le ferite e a contemplare l’ombelico. Ti spinge a camminare in mezzo al deserto: è l’habitat adatto a guarire l’avidità e apprendere quel senso di accoglienza che ci permette di abitare insieme nella terra nuova… la terra promessa.

Don Andrea Guglielmi parroco