In ogni anno liturgico, nella seconda domenica di Avvento, viene sempre riportata la testimonianza di Giovanni Battista, l’ultimo e il più grande dei profeti che dal Vangelo viene definito: ”Il precursore”, ovvero colui che prepara “la strada”.

Egli invita all’accoglienza del Messia attraverso la conversione, così come quando si aspetta un ospite importante e si prepara la casa diversamente dal quotidiano.

E’ l’invito a rimettere Dio al primo posto. La vera conversione consiste essenzialmente in questo. Ricominciare a “cercare le parole di Dio per farle riflettere come realtà nella propria vita. Dobbiamo, per così dire, osare di nuovo l’esperimento di Dio per permettere che operi nella nostra società”(Papa Benedetto XVI).

Il tempo di Avvento è questo tempo di ascolto della Parola di Dio. Al centro della nostra esistenza quotidiana deve necessariamente porsi questo bisogno di ascoltare Dio che ci parla attraverso il Figlio, Verbo Incarnato, la Chiesa e gli avvenimenti del nostro tempo.

La prima conversione deve partire da questo bisogno di interiorità che spesso smarriamo per andare alla ricerca di soddisfazioni che non possono dare la vera gioia del cuore. L’appello alla conversione che ci viene rivolto con forza da Giovanni Battista nel Vangelo di oggi è evidente nei contenti e suoi risvolti personali e comunitari. Preparare la via al Signore che viene significa “raddrizzare i sentieri“.

Cristo è il nostro punto di partenza e Cristo è il nostro punto di arrivo nel cammino della vita umana e spirituale. Pace, giustizia sociale, fratellanza universale, riconciliazione, onestà, rettitudine, sincerità di rapporti sono questi i frutti di una conversione che parte dall’incontro con il Signore.

Dobbiamo per questo invocare su di noi i doni dello Spirito Santo, quei doni indicati dal Profeta Isaia nel brano di oggi. Quello “spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore“, che il profeta dell’Antico Testamento vede strettamente rapportato alla figura del tanto atteso Messia di Israele.

Chiediamo al Signore che si attui in noi e nel mondo “il desiderio di una vera conversione, perché rinnovati dal tuo Santo Spirito sappiamo attuare in ogni rapporto umano la giustizia, la mitezza e la pace, che l’incarnazione del tuo Verbo ha fatto germogliare sulla nostra terra”.