Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare … quante volte Luca ci descrive Gesù in preghiera! Nella notte, prima di decisioni importanti, nei momenti di maggiore difficoltà e angoscia, in alternanza a momenti di grande attività. Etimologicamente preghiera deriva dall’aggettivo precarius, che si dice di persona o cosa costantemente minacciata da una provvisorietà. E’ la nostra realtà la fotografia di quello che siamo. Siamo poveri, siamo fragili, abbiamo bisogno di aiuto. Perché Gesù pregava? perché si è fatto povero per noi e come noi, perché ha sposato la nostra condizione di povertà, perché si è fatto uno di noi. Ma questo non è tutto. Non è l’unica risposta. Perché Gesù pregava? La preghiera per Gesù, non è solo il bisogno di aiuto ma è anche la gioia, la bellezza della relazione, dell’amicizia, dello stare unito a suo Padre. Quando pregate dite “Padre”! Padre è il nome della familiarità, dell’origine, della sorgente della vita, del legame, dell’amore. E’ il nome della Fiducia. Come bimbo svezzato in braccio a sua madre … la fiducia che Gesù vive e che desidera noi stessi viviamo nei confronti di Colui che ci ama più di quanto possiamo immaginare o pensare.