La parola finale dei vangeli pasquali prima del sigillo e del compimento della Pentecoste è un invito pressante alla sequela. Un invito che chiede di lasciare da parte valutazioni, considerazioni e preoccupazioni varie, anche buone, per riuscire a fissare lo sguardo solamente su Gesù.

Nel dialogo con Pietro, Gesù gli lascia intendere che quanto gli sta domandando sul destino del discepolo amato non è senza risposta; ma non è quella risposta che deve stare a cuore a Pietro. Non è questo il fondamento della sua sequela, ma piuttosto l’affidarsi a Gesù senza se e senza ma.

Mettiamo la nostra mano nella mano di Gesù: egli sa dove ci sta portando e non lascerà nessuno indietro.