Gesù vive il sabato come spazio e tempo di comunione con Dio. Comunione con Dio che consiste nell’assumere ed amare, in sé stessi e negli altri, la fragilità, il limite, la miseria. È uno dei possibili significati della strana affermazione «il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Il Figlio dell’uomo, cioè la fragilità assunta dal Figlio di Dio, la fratellanza nella carne che lui ha condiviso con noi, questo è il signore, cioè il senso, il fondamento, del sabato. All’origine del comandamento sabbatico dunque sta l’uomo nella sua consistenza creaturale; non l’uomo autosufficiente, ma l’uomo bisogno di essere nutrito, sanato, amato.

«Misericordia io voglio e non sacrificio»: la vera violazione del sabato è proprio l’offesa alla carità, il rifiuto di far misericordia.