Coscienti di essere figli, non possiamo non dire Padre.

I versetti che precedono e seguono la preghiera servono a disporre l’animo affinché si possa recitare con sincerità il Padre nostro.

Dio conosce i suoi figli, sa quali sono le loro difficoltà esistenziali, i loro problemi concreti; non c’è quindi bisogno di fare lunghi discorsi esplicativi, come fanno i pagani, che con le loro continue parole pensano di muovere la compassione divina.

Dopo l’insegnamento sulla preghiera, c’è un altro richiamo, quello del perdono che permette di chiedere con sincerità quelle grazie proposte nella preghiera.