I pastori raccontati in questo brano del Vangelo, fanno venire in mente le tante persone che in questi giorni di festa vanno a vedere i presepi. Famiglie, bambini, nonni e giovani “vanno senza indugio” e dialogando tra loro esprimono con gesti e parole quello che “hanno visto” proprio come i pastori. Le cose belle che oggi ascoltiamo davanti ad un presepe, sono le stesse che i pastori “riferirono” e sono belle perché riguardano Gesù Bambino! Fermarsi a vedere un presepe, significa trovare un tempo prezioso, personale e comunitario e dare voce al Figlio di Dio che si è fatto Bambino.
Maria Santissima Madre di Dio che oggi nel primo giorno dell’anno ricordiamo con fede e gratitudine, accompagna questo nostro andare e vedere Gesù Bambino insegnandoci non solo ad esprimere ma nello stesso tempo a custodire le belle cose di Dio. Custodire non è tenere per sé ma vivere una chiamata particolare e tutta da riscoprire: essere e sentirci chiamati allo stupore. Questa chiamata è dunque un dono di Maria Madre di Dio a ciascuno di noi, perché possiamo aprirci ad una vita spirituale ricolma della bellezza divina.
Maria Madre di Dio sia oggi per il mondo intero, sorgente non solo di stupore… ma anche di una pace, prosperità e salute.