«Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare» (Mc 1,16).
Questa è la prima vera scena nel racconto di Marco. E dovrebbe farci riflettere questo particolare, che accomuna tutti i vangeli: il punto di partenza nella vita pubblica di Gesù, cioè la sua prima azione vera e propria, non è qualcosa di spettacolare, come i miracoli o i grandi discorsi; si tratta di una operazione discreta e particolarmente umana: è la scelta di alcune persone con le quali condividere il cammino di ogni giorno. La storia della fede cristiana comincia così, con la creazione di una piccola comunità di fratelli, perché la buona notizia è esattamente questa: la fraternità e la comunione di chi riconosce la paternità di Dio. Si annuncia il Vangelo e si fa crescere il Regno di Dio non tanto con belle omelie o con prestazioni religiose eclatanti, ma con la qualità delle relazioni, con la disponibilità ad avere un’empatia reciproca e una cura vicendevole. E se nei testi biblici il mare e le grandi acque rappresentano spesso il male, il regno di Satana, il potere delle tenebre, formare un gruppo di “pescatori di uomini” è una scelta simbolica estremamente interessante; la comunità dei discepoli che si stringe attorno al Maestro di Galilea ha questa missione da svolgere nel mondo: offrire ai viventi uno spazio di liberazione dalle forze oscure della violenza, della bramosia, della malvagità. Pietro sarà il “pescatore-pescato”, quando Gesù lo salverà dai vortici del lago dandogli la mano e strappandolo alla morte. Diventare pescatori di uomini significa coltivare dentro di noi una energia ostetrica e generatrice: aiutare qualcuno a rompere le acque, a rinascere, a ritrovare la voglia di vivere, a sentirsi nuovamente amato, desiderato, accolto, cercato e benvoluto. La chiesa deve funzionare così: come una sala parto che permette alla gente più stanca di ritrovare la gioia di essere figli e fratelli, immersi in un flusso di amore autentico, ben diverso da certe navigazioni nelle acque torbide del web, dove sei colpito in continuazione da messaggi di odio. Seguire Cristo, come hanno fatto i pescatori di Cafarnao, significa avere la possibilità di creare una ‘rete’ diversa.
Don Andrea