A tutti i frati del prim’Ordine nell’occasione lieta degli ottocento anni della Regola non bollata, noi Ministri generali inviamo questa lettera.

Per far memoria grata.

Per rinnovare con passione la nostra sequela del Signore Gesù nella forma di vita di frate Francesco per la Chiesa e il mondo come frati minori.

A lode di Dio, «che è tutto il bene, vero e sommo bene» (Rnb XXIII,9).

 

PER INIZIARE

Un altro anniversario…

Che non sia la visita obbligata a un museo!

 

Nel 1221 giungeva al termine una delle tante “storie” che, nella tradizione cristiana, hanno avuto come esito finale la produzione di un testo chiamato “regola”. Qual è il “genere letterario” in gioco? A noi la parola “regola” suscita con ogni probabilità un sussulto interiore di autodifesa, perché il richiamo, più o meno consapevole, è a qualcosa di fisso e schematico, forse anche di sterile. A ben guardare non è così. Leggendo la Regola non bollata si ha infatti la sensazione di orizzonti che si aprono, di prospettive che spalancano l’anima e fanno entrare nel cuore aria fresca: a distanza di 800 anni!

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