I discepoli hanno con sé il Signore, ma egli dorme: sembra disinteressarsi di loro, è come assente. “Non t’importa che moriamo?” gli gridano, scuotendolo per svegliarlo. E noi aggiungiamo: “Non t’importa che siamo minacciati dal male, colpiti, uccisi? Non t’importa della sofferenza dei piccoli, degli innocenti, di chi lavora onestamente, ama, vive?”.
Come allora, anche oggi Gesù ripete: “Perché siete così paurosi?”. E sentiamo che queste sue parole non sono un rimprovero; sono un invito a volare con lui oltre la paura.
Questa domenica il Signore Gesù ci accompagna ad affrontare ogni nostra ferita, ogni nostra angoscia, ogni nostro dolore, non da soli, ma con la sua presenza che, scegliendo di non scendere dalla croce, si è fatto vicino ad ogni uomo, ogni donna, di ogni tempo.
Il Signore Gesù sembra dormire ma non temere, fidati di lui, sii pronto a scendere con lui nell’abisso, poiché il terzo giorno ti trascinerà nella pienezza della vita.