Santa Maria Incoronata di Canepanova: Il titolo della chiesa fa riferimento all’immagine di Maria che vi è venerata. Il nome Canepanova è quello di un’antica e nobile famiglia pavese, proprietaria di case che sorgevano dove ora si trova la chiesa: verso la fine del 1400, un affresco della Madonna che allatta il bambino, dipinto sul muro di una di queste case, incominciò a essere oggetto di speciale venerazione, perché operava miracoli. Si decise di salvare la parte di muro con l’affresco e di costruire un santuario per custodire l’immagine: il nobile Viscardo Canepanova donò il terreno della casa, altri edifici vennero demoliti per fare spazio alla costruzione, e nel 1500 si pose la prima pietra del santuario. Un’antica tradizione attribuisce al Bramante, architettoe pittore, tra maggiori artisti del Rinascimento, il disegno iniziale del progetto, realizzato però dal suo allievo Antonio Amadeo, che fu realizzato in due fasi: nei primi anni del ‘500 si costruì l’alzata della chiesa e nella seconda metà del ‘500, dopo l’arrivo dei Padri Barnabiti, fu portata a compimento la costruzione della cupola. All’edificio, inizialmente progettato a pianta perfettamente centrale, si aggiunse verso la fine del cinquecento la cupola sovrastante l’altare maggiore e nei primi anni del seicento il coro dietro l’altare maggiore e l’ampia sacrestia. Intanto si provvedeva con cura alla decorazione pittorica del santuario, che oggi costituisce una piccola pinacoteca del Seicento lombardo. L’Ottocento fu per il santuario un periodo difficile, nel 1810 Napoleone decretò la soppressione delle Congregazioni religiose e ne confiscò tutti i beni, finché nel 1915 la chiesa venne affidata ai Frati Minori francescani, che ancor oggi la custodiscono.
Pavia
Convento S. Maria Incoronata di Canepanova
Mensa, Pastorale universitaria, Santuario
Via Ada Negri, 2
27100, Pavia
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27100, Pavia