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Chiampo (VI)

Convento S. Maria della Pieve

room Via Pieve, 170
36072 Chiampo (VI)
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LA PIEVE

Era un’antica chiesetta, sorta prima dell’anno mille, dalla quale prese inizio l’evangelizzazione della Valchiampo.
Abbattuta verso il 1240, venne quasi subito ricostruita e ampliata.
Nel decennio 1640-1650 fu restaurata. L’attuale risale al 1962.
Dell’antica chiesetta rimangono: una statua della “Madonna con il Bambino” del 1480 di marmo dipinto, opera di scultore locale; l’altare barocco del 1743 di artista veneto, di buona fattura per intaglio e armonia di proporzioni e di accostamenti cromatici.

Dedicata alla Madonna, per secoli ha raccolto la devozione mariana delle vallate circostanti ed è stata cantata dal poeta chiampese Giacomo Zanella.
La comunità francescana ha iniziato la sua presenza nel 1867 con alcuni frati che, cacciati da Vicenza in seguito alla soppressione del 1866, trovarono accoglienza presso l’antica Pieve.
Da allora, la presenza francescana si è ampiamente sviluppata, qui il pellegrino può fermarsi per una preghiera e per riconciliarsi con Dio, con i fratelli e con se stesso nel sacramento della penitenza.
Troverà sempre un confessore che lo accoglie, lo ascolta e lo assolve.

 

LA GROTTA DI LOURDES

La Grotta è il fulcro di tutto il grande movimento religioso-mariano, nato dalla volontà dei Frati Minori di ripresentare qui a Chiampo l’ambiente e il messaggio di Lourdes.
Edificata in cemento e ferro nel 1935 dal Beato Claudio Granzotto con devozione e competenza, è copia fedele di quella dei Pirenei in Francia.
La statua dell’Immacolata – in marmo di Carrara – fu scolpita dal Beato, che infuse nel marmo la sua profonda venerazione alla Vergine.
Durante la costruzione della grotta, quando sembrava venir interrotta da contrarietà insormontabili e restare un sogno infranto, il beato Claudio profetizzò: “Questa grotta diventerà un luogo di preghiera e qui verrà tanta gente…”

Inaugurata il 29 Settembre 1935, si può considerare a pieno titolo come “Icona” ovvero una riproduzione che incorpora in se, per fedeltà e precisione d’esecuzione, lo spirito dell’originale.
Ai piedi della Grotta c’è la tomba del Beato Claudio, dove il devoto si ferma a parlare con il beato e sperimentare la sua promessa: “aiuterò e consolerò tutti”.

 

LA VIA CRUCIS

La Via Crucis rappresenta un ulteriore richiamo alla realtà di Lourdes.
Inaugurata nel 1989, è una delle più suggestive al mondo per l’espressività dei suoi gruppi statuari, la ricercata cornice paesaggistica e il silenzio meditativo. La Via Crucis è un percorso spirituale a stazioni, che invita a rivivere il doloroso cammino di Gesù dal tribunale di Ponzio Pilato fino alla crocifissione sul Golgota e alla deposizione nel sepolcro. La tradizione cristiana della Via Crucis ha origine in occidente attorno al 1400 ed è stata promossa dai francescani, in particolare da S.Leonardo da Porto Maurizio. Progressivamente ha assunto l’attuale configurazione di 14 tappe. Spesso, come nella Via Crucis di Chiampo, il cammino spirituale è completato da una quindicesima stazione dedicata all’annuncio della Resurrezione di Cristo: il momento della vittoria della vita sulla morte.

Il percorso è scandito dalla magnificenza di statue in bronzo a grandezza naturale che invitano alla riflessione. Le opere, volutamente figurative sono state realizzate da sei diversi scultori: p. Nazareno Panzeri, Pierluigi Sopelsa, p. Tito Amodei, fr. Silvio Bottes, Renato Ischia, Franco Biasia, coordinati dall’ing. Ferruccio Zecchin che ha curato il progetto complessivo. All’interno del Santo Sepolcro si trova la copia in bronzo del Cristo Morto scolpito dal Beato Claudio.

La Via Crucis si snoda su un percorso lungo 560 metri in un area di circa 18.000 metri quadrati. Il cammino si svolge all’interno di un magnifico parco botanico che accoglie più di 700 piante di specie diverse. Venticinque gruppi di massi e stalattiti giganti ricordano la ricchezza geologica della Valle del Chiampo.
Il cammino si svolge in una cornice di alberi pregiati dal grande valore simbolico. Nei pressi della prima stazione si trovano alcuni esemplari di Ginko biloba, molto diffusa sopratutto in tempi ben lontani. Alla seconda stazione troviamo dei carpini, molto diffusi sui nostri colli. Proseguendo lungo il cammino si possono ammirare in particolare la varietà di pino domestico, di faggio purpureo, una coppia di querce e liriodendri dalla foglia troncata. Alla sesta stazione incontriamo il cedro dell’Himalaia, albero sacro indiano, e poi l’alloro, l’agrifoglio, la betulla, il pino mugo. Sopra il sepolcro un magnifico esemplare di cedro del Libano. Ricordiamo che proprio con il legno del cedro del Libano fu costruito il Tempio di Salomone.
Infine, avvicinandosi al Sepolcro, sembra quasi di entrare nell’orto degli ulivi. Avvolto da questo suggestivo ambiente, termina l’intenso momento spirituale della Via Crucis.

Orari

SS. Messe

Feriali   7.00,  9.00,  16.30

Festive   7.00, 8.30, 10.00, 11.30, 16.30, 18.00

Prefestive   18.00 (sospesa periodo estivo)

                      20.30 dal 13 giugno al 15 agosto

Contatti

Convento

Tel.   0444 362676 

email   chiampo@fratiminori.it

www.santuariochiampo.com

info@santuariochiampo.com