Abbiamo sempre paura che il riposare, lo “staccare la spina” dal lavoro, il non prendersi carico di tutte le cose da fare, sia segno di pigrizia e anche moralmente negativo. Eppure il riposo ha un valore fondamentale proprio dal punto di vista divino. La Bibbia stessa ci racconta come Dio stesso al settimo giorno della creazione si riposa!

Gesù vede i suoi discepoli stanchi e allora li invita a riposare, perché ama i suoi discepoli. Il riposo, il tempo per fermarsi, il tempo per dialogare con le persone care e recuperare l’armonia, il tempo per coltivare qualche passione personale non direttamente legata al guadagno e alla competizione, hanno un enorme valore, quasi lo stesso valore della preghiera e del culto liturgico per Dio. Il riposo infatti, quando ci fa ritrovare il giusto equilibrio con noi stessi e con il prossimo, ci fa risalire a Dio che ha a cuore l’uomo e lo tiene al centro di ogni Suo interesse e operato.

Gesù ci insegna che il vero tempo ben speso della vita non sarà mai quello del guadagno fine a se stesso, ma il tempo che ci ha portato a crescere nell’amore per noi stessi e per il prossimo, il tempo speso per la riconciliazione e la pace, il tempo nel quale ci prendiamo cura gli uni degli altri. Se diventiamo schiavi del lavoro e facciamo diventare schiavi del lavoro gli altri, se ci dimentichiamo del bene del prossimo e alla fine anche del nostro vero bene, allora sì che  il riposo, quello vero, è finito!