Contemplare per noi la festa solenne di Pentecoste significa entrare nel dinamismo dell’azione dello Spirito Santo donato pienamente dal Padre con la Pasqua del Figlio.

Nel solco della festa ebraica di Shavuot per il dono della Legge, il Padre nel Figlio dona l’impulso amante della loro relazione, della loro Vita: lo Spirito Santo. E’ lo Spirito che radicalizza tutta la Legge e la porta al Compimento; solo la Vita di Dio genera figli nella Chiesa secondo due propulsioni come ci viene indicato dal testo di Atti 2,1-11, ovvero secondo il Fuoco che raggiunge ciascuno in modo unico e irripetibile e secondo il Vento impetuoso che raduna, che costringe all’Alleanza come popolo in Cristo.

La gioia di Shavuot per la Legge e per il raccolto ci porta ad accogliere con la Madre di Dio questa effusione di Doni e di Frutti che significano l’azione dello Spirito.

Lo Spirito Santo medesimo, Amore e Vita del Padre e del Figlio, dunque prima raduna come vento impetuoso il suo popolo, lo raccoglie dalla dispersione, per poi raggiungere ciascuno in modo specifico: la Comunità cristiana, le nostre Fraternità preparano ogni persona all’incontro personale con lo Spirito del Cristo Crocifisso e Risorto che chiama poi a parlare le lingue altre, a cercare di raggiungere e non più solo aspettare.

Ubriachi di mosto sembrano i discepoli agli occhi di molti, perchè la Grazia di Cristo sconvolge profondamente le nostre esistenze. Il mosto dello Spirito Santo conquisti i nostri cuori perchè possiamo ancora annunciare la Vittoria di Cristo sulla Croce per ogni uomo, ogni donna, ogni etnia, soprattutto in questo tempo così pervaso dalla violenza, dalla diffidenza, dalla guerra e dalla paura che erigono torri di Babele pericolanti.