Gesù, in un dialogo serrato, vuole rendere consapevole Pietro che è possibile prendersi cura dei fratelli senza prima aspettare di aver superato i propri limiti. Non è necessario essere perfetti per iniziare ad essere buoni discepoli del Signore.

Accogliamo anche noi l’appello che il Signore ci rivolge nella liturgia odierna a seguirlo, come l’apostolo Pietro, secondo le nostre effettive possibilità, senza perderci in fantasie irrealizzabili che ci fanno rimanere fermi senza avanzare di un passo.

Rimaniamo nell’abbandono fiducioso nel Signore Gesù certi che possiamo amare sperimentando il suo aiuto e la sua forza.