È ovvio che una luce si accenda per poter vedere ciò che è attorno e non per metterla sorto il letto, tuttavia il vangelo ci mette in guardia dal pericolo di nascondere la luce.
Il regno di Dio, il seme gettato nella terra, è la parola di Gesù, è Gesù stesso, parola che il Padre ha acceso come lampada ai nostri passi. Se ascolto la Parola essa germoglia e dà frutto e da lì attingo la capacità di discernere il vero bene e di metterlo in atto.
Il mio agire con cuore trasparente e senza paura, il farmi prossimo di chi è nel bisogno, nel buio, nel dolore, nella solitudine, è il frutto buono della parola, è la luce che può dare luce a chi ho attorno. Facciamo attenzione a ciò che ascoltiamo, perché la luce non venga nascosta e la vita non diventi un terreno sterile e infruttuoso.