Alla fine andrà proprio così: scoppierà la pace. Tutte le armi che l’uomo avrà costruito per colpire il suo vicino diventeranno utensili per coltivare la terra e produrre frutti. I popoli non si armeranno più gli uni contro gli altri. E non insegneremo più ai nostri bambini a farsi valere a scapito del prossimo.

E allora perché non cominciamo subito? Dal momento che non siamo ancora alla fine dei tempi, ci vuole tutta la nostra buona volontà; e visto che è improbabile che qualcuno di noi abbia equipaggiamento bellico da trasformare in arnesi agricoli, iniziamo a trasformare parole, gesti, intenzioni distruttive nel loro opposto. Piantare invece che sradicare, unire invece che dividere, aggiustare invece che rompere.

Non che sia facile, ma i risultati saranno davvero apprezzabili