Avendo appena identificato Giovanni il Battista come il messaggero che lo precede, Gesù rimprovera alle città di non essersi convertite di fronte ai prodigi compiuti davanti ai loro occhi.

Anche noi siamo provocati oggi, da questa parola, in merito alla nostra conversione: una conversione che deve essere continua, perché continuamente Dio fa sentire la sua voce nella nostra vita. Conversione è innanzitutto mettere in discussione le nostre immagini di Dio, il nostro modo di pensare a lui; conversione è accogliere in noi una continua ricerca del volto del Signore, che ci spinge a cercarlo costantemente dentro di noi e dentro le situazioni concrete della nostra vita.

La conversione è un continuo ricollocarsi davanti a Dio, rinnovando lo sguardo e la comprensione che abbiamo di lui.