Gesù invita le folle, che si accalcano attorno a lui, all’ascolto e alla conversione, a riconoscerlo più grande del re Salomone e del profeta Giona.
Gesù per tutte le generazioni rimane un segno perché tutti possano essere salvati e non condannati nel giudizio. Gesù è il figlio dell’uomo che verrà innalzato in croce dalla quale regnerà, compiendo le profezie. Il segno è lui in croce, manifestazione dell’amore del Padre che dona il Figlio amato, dell’amore del Figlio amante dell’umanità-sposa, dell’amore dello Spirito vivificante. Questo amore vince la morte.
Oggi nel fare il segno della croce ringraziamo Dio per il suo amore, per il dono della fede e della perseveranza in essa. Che anche la nostra generazione possa incontrare Gesù, accogliere la sapienza del vangelo e la vita nuova.