All’inizio non capivo cosa avrei potuto dire di un viaggio di quattro giorni in una terra lontana, con un programma fittissimo. Ho pensato comunque di partire, sperando che qualcosa di buono ne venisse fuori. Mi sono chiesto perché si viaggia quando si potrebbe restare tranquilli a casa, e ho capito che si viaggia per incontrare persone, fare esperienze nuove e scoprire motivi per lodare. Durante il viaggio ho scoperto che basta un piccolo gesto per confortare chi sta male, che un crocifisso può invitare ad amare invece di temere, che si può lodare cantando insieme come una sola voce, e che anche una festa di matrimonio in convento può diventare un’esperienza di gioia.
Ho visitato i luoghi di san Francesco, ascoltato la sua storia e meditato sulle sue scelte, scoprendo nuovi modi di pensare Dio. Mi hanno colpito la bellezza delle Marche e l’esperienza di Girolomoni, capace di unire spiritualità e lavoro, fino a capire che anche una pasta integrale può essere una filosofia di vita. Ricordo le ore in macchina tra colline e code, i pranzi, le chiacchiere e i momenti condivisi. Alla fine ho ringraziato per il viaggio e per tutti i motivi che mi ha dato per dire “Laudato si’”.
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PELLEGRINAGGIO NELLA TERRA DEI FIORETTI
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