«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Gv 6,68-69.

«Forse volete an­darvene anche voi?». Affiora tristezza nelle parole di Ge­sù, la consapevolezza di una crisi tra i suoi. Ma anche fierezza e sfida, e soprattut­to un appello alla libertà di ciascuno: siete liberi, anda­te o restate, ma scegliete! Gesù non dice quello che devi fare, quello che devi es­sere, ma ti pone le doman­de che guariscono dentro: che cosa accade nel tuo cuore? cosa vive in te? Che cosa vuoi per davvero?
Pietro a nome nostro ri­sponde:

«Tu solo hai parole di vita eterna». Tu solo. Ed esclude un mondo intero di illusioni, di seduzioni. Nes­sun altro c’è al centro della speranza, a fondamento del cuore. Tu sei stato l’affare migliore della mia vita.

Hai parole: non solo le pro­nunci, ma le hai, sono tue, sei tu la loro sorgente. Ed è una cosa povera e splendi­da la parola: solo una vibra­zione nel vento, un soffio leggero, ma che sa spalan­care la pietra del sepolcro, che apre strade e nuvole e incontri, porta carezze e in­cendi, che dall’inizio crea.

«Tu solo hai parole di vita». Parole che fanno viva final­mente la vita. Intuisco che qui è la perla, il tesoro: Cri­sto è un incremento di u­mano in noi, intensificazio­ne di vita. L’uomo non vive di solo pane, ma di ciò che viene dalla bocca di Dio.

Vengono Parole che danno vita al cuore, che allargano, dilatano, purificano il cuo­re, ne sciolgono la durezza. Che danno vita alla mente, perché la mente vive di ve­rità altrimenti si ammala, vi­ve di libertà altrimenti ap­passisce, sincere e libere co­me nessuno. Parole che danno vita allo spirito, a questa anima assetata. Dio è spirito ed è Lui che viene quando viene la sua Parola. Parole che danno vita anche al corpo perché in Lui siamo, viviamo e respiria­mo: togli il tuo respiro e siamo subito polvere. La Paro­la che crea universi, che di­segna mondi, che semina futuri, la Parola di Dio ope­ra in voi che credete. Orien­ta, illumina, traccia strade, chiama, seduce, semina, abbatte le chiusure.

E sono parole di vita eterna: Cristo dona eternità a tutto ciò che di più bello l’uomo porta nel cuore. Da chi mai potremmo andare? Pietro poteva tornare alla sua bar­ca. Betsaida è lì accanto, ma quello era appena soprav­vivere, non era vivere dav­vero e per sempre, non c’è barca che valga o trasporti l’eternità del cuore.

«Tu solo hai parole che fan­no viva la vita!» Dichiara­zione di amore geloso ed esclusivo come un seme di fuoco, geloso ed esultante come un seme di eternità.

Ermes Ronchi