Tante volte sperimentiamo la durezza del cuore che ci imprigiona nei nostri pensieri e sentimenti oscuri, nelle nostre paure e agitazioni. Sperimentiamo la fragilità del nostro cammino, tanti fantasmi che ostacolano i passi e le scelte da compiere.
Siamo come i discepoli che nella barca, di notte, nel buio assoluto, in mezzo al mare si affaticano in un inutile remare perché il vento è contrario. Tutto appare nebuloso e il nostro sguardo risulta offuscato come quello dei discepoli che, vedendo Gesù, pensano che sia un fantasma e cominciano a gridare.
Come loro, anche noi abbiamo bisogno di ascoltare la voce del Signore nelle oscurità del nostro cammino e lasciare che risuoni dentro di noi la sua parola di vita e di salvezza.