Un incontro inatteso e magnifico: mi hanno portato da te, mi sono lasciato condurre. Mi hai preso in disparte, hai accarezzato il mio cuore con la sua povertà, le sue ferite. Poi hai compiuto quei gesti di così grande intimità: mi sono reso conto di desiderare tutto questo da tanto tempo. Prima hai rimodellato le mie orecchie all’ascolto con le tue dita, poi hai sciolto la mia lingua toccandola con la tua saliva, come con un bacio. Un bacio: bacio di Dio, che rompe le catene. Poi il tuo sospiro, il tuo comando, spirito che attraversa i sensi e li rende sensibili.

Ho imparato finalmente ad ascoltare, le orecchie collegate al cuore; ho imparato a lodare per l’amore di Dio che non può essere taciuto. Ho imparato a sorridere di nuovo.

Il tuo amore mi ha insegnato ad amare.