Guardo il tuo volto, amore crocifisso, la cui bellezza è così grande da risultarci insopportabile.
Quanta libertà nei tuoi gesti e nelle tue parole: il volto del Padre che ci mostri, che sempre perdona ed abbraccia, è troppo per noi piccoli e poveri uomini segnati dal peccato, impauriti dal mare aperto.
Temiamo le tempeste della vita; preferiamo la sicurezza di una legge chiara, gesti definiti, che non permettano errori e ci facciano sentire a posto. Ma le tue vie sono diverse, imprevedibili, a volte impervie.
Hai affrontato la nostra paura più grande: la sofferenza, la solitudine; le sei andato incontro guardandola negli occhi e la morte ha perduto con te il suo pungiglione.
Quando sarà il momento, mio Signore, che le nostre labbra sorridano parole di perdono, i nostri cuori scordino la paura e imparino finalmente l’amore.