La mensa del regno di Dio è aperta a tutti, ma non si entra automaticamente per questioni di appartenenze etniche e religiose, o per l’osservanza di tradizioni svuotate di senso.

Gesù restringe ancora la porta: non è sufficiente neppure aver ascoltato qualche suo insegnamento distrattamente o aver mangiato in sua presenza per curiosità o abitudine. A volte crediamo che le nostre buone frequentazioni e una certa vicinanza di sentimenti ci diano il lasciapassare. Gesù Cristo chiede il cuore, una fede sincera, un’accoglienza senza riserve. Siamo invitati a lasciarci nutrire ogni giorno dalla sua parola e dal suo cibo: il suo stesso corpo. Non mangiare in sua presenza, ma con lui e di lui.

Comunione profonda, questa è la conoscenza che richiede il Signore. Solo così si fa parte del regno.