Nel vangelo di questa giornata Gesù ci invita a riflettere sulla sequela e sull’amore.
Ai tempi delle prime comunità, i cristiani venivano chiamati «quelli della via»; anche loro non sapevano dove poggiare il capo, proprio come il loro maestro e Signore. Un amore inquieto, un amore che viaggia per le strade, un amore che accompagna ogni essere vivente e lo avvolge di speranza. Un amore che si impasta con la nostra umanità e dà senso a ogni nostro cammino e percorso di vita.
Un amore che non ha simbolicamente dove posare il capo, se non sul petto di ogni uomo e donna per amplificare il battito del cuore e donarlo con generosità ad ogni fratello e sorella che incontra nel cammino. Un amore che anche oggi ti sussurra di seguirlo