Com’è facile Signore ammirarti, stupirsi per le opere meravigliose che compi nella nostra vita. Basta affinare un po’ lo sguardo, aprire il cuore e ci accorgiamo di essere accompagnati da miracoli e bellezza.

Ma non possiamo dimenticare la croce: è lì il miracolo più grande, la condivisione del nostro dolore e della nostra morte da parte di Dio. Non siamo soli. Il nostro Dio non si sottrae alla sofferenza ma la attraversa per redimere ogni dolore, per farsi nostro coraggio, nostra forza, nostra vita.

È un mistero d’amore che stupisce; ma non abbiamo nulla da temere ormai. Prendiamo le nostre croci, teniamo la mano di Gesù, il Figlio dell’uomo e camminiamo con coraggio.
Dalla croce sboccia la vita nuova.