Ecco i nostri pensieri nascosti, quelli che non ci fanno onore, dei quali un po’ in fondo ci vergogniamo: quella piccola invidia, meglio nasconderla dietro a un amabile sorriso; e quell’antipatia, quel giudizio malevolo…
Siamo imbellettati di amabilità perché ci sentiamo fragili, imperfetti; vogliamo essere amati, ma abbiamo paura di non esserne degni se mostriamo i nostri limiti…
Quando capiremo o Dio che tu ami ogni nostra fragilità come ogni grandezza e che il tuo amore colma ogni nostro vuoto? Insegnaci a vivere con fiducia di figli, a chiederti aiuto per superare noi stessi, accogliere la bellezza dell’altro e guardarlo con il tuo sguardo, coscienti che
«quanto l’uomo vale davanti a Dio, tanto vale e non di più».
Allora saremo liberi dalla nostra falsità: più veri, più in pace e davvero più buoni.