Il brano del vangelo fa pensare al sacramento della riconciliazione: mi avvicino al confessionale con il pensiero di essermi perso, come quella pecora. Il senso di colpa e di peccato si mescolano in una confusione.

Penso di essere arrivato lì da solo, ma in realtà c’è un Padre che continuamente mi cerca per donarmi di essere riconciliato con lui; non si dà pace finché non riesce a ritrovarmi, e quando mi vede, esulta di gioia. Ed è subito festa grande. Gioisce e lo comunica ad amici e vicini come se fosse nato un nuovo figlio.

È proprio così: un peccatore che ritorna al Padre è come la nascita di un nuovo figlio. Riflettiamo su questa gioia e portiamo nel cuore le parole di questo vangelo quando ci accosteremo al sacramento della riconciliazione.