Non esiste isolamento per chi cerca Dio: la lettura della parola inserisce inevitabilmente in un popolo, come descritto nella prima lettura di oggi, e ci fa un solo corpo, come ricorda Paolo ai Corinzi.

Anche per noi l’ascolto in un’assemblea liturgica è fondamento di una comunione che si esprime anche attraverso sguardi orientati nella stessa direzione, gesti compiuti insieme, risposte date all’unisono, azioni condivise e cuori sollecitati nello stesso atteggiamento. Si tratta allora di un’esperienza collettiva, in cui si scopre nello sconosciuto il proprio fratello e i tratti che in lui somigliano al Padre.

L’ascolto della parola predispone al riconoscimento di quanto il Signore compie tra noi e a cui noi possiamo rispondere in un Amen! corale.