Siamo noi questa generazione? Non sempre. Eppure dovremmo, con tutte le nostre forze. Invece, anche se ci consideriamo dei buoni cristiani, siamo affannati dal mattino alla sera rincorrendo tutto quello che pensiamo indispensabile.

Dovremmo proprio cambiare obiettivo. Vedere il volto di Dio? Il salmista parla di qualcosa che per Israele era impossibile da realizzare; forse sentire la voce divina, forse stupirsi di segni prodigiosi, ma Dio un volto da mostrare ancora non l’aveva; un volto umano.

Noi invece lo abbiamo veduto, in tutta la sua bellezza. Lo sguardo dolce di Gesù, la forza dei suoi occhi, la fermezza del suo rivolgersi, i lineamenti di sua madre.

Dio ha un volto e noi sappiamo qual è. Siamo davvero una generazione fortunata.