Mai mi sono sentita così importante, trasformata in cattedra da quel maestro che siede su di me parlando alla folla!
E che cose belle dice, che linguaggio suggestivo, con gli esempi che prende dalla vita quotidiana e dalla natura per far riflettere quelli che ascoltano. Ora sta dicendo che la sua parola è come la semente che cade su terreni diversi, cioè che quanto annuncia può scivolar via su persone superficiali, oppure non durare nei momenti difficili, o venir soffocato da altri interessi.
Mi veniva da pensare che allora le sue erano parole al vento: invece alla fine ha detto che ci sono ancora persone buone, che riflettono, che sono costanti anche nelle difficoltà, che non si lasciano sedurre da false grandezze, che amministrano bene i doni di Dio. Ecco, mi son detta: c’è sempre speranza!