L’apostolo Bartolomeo, o Natanaele, non si presenta come un personaggio simpatico: appare pieno di pregiudizi, sicuro di sé e delle sue idee. Ma è anche disposto a ricredersi, ad accogliere una verità diversa, a lasciarsi coinvolgere in una relazione che va più in profondità. Sentirsi chiamato per nome, conosciuto, fa scattare la luce per poter riconoscere in Gesù il messia atteso e cercato.

Lo sguardo libero e profondo di Gesù apre gli occhi a quest’uomo «in cui non c’è falsità» per mostrargli una strada da percorrere insieme. Nel nostro brano si rivelano molto importanti le mediazioni umane: è Filippo a invitare Natanaele verso Gesù; ma alla fine è Gesù stesso che apre ad un futuro di vita piena.