Qualcuno un giorno ha acceso la mia lampada con la fiamma della sua; mi ha parlato di colui che ha dato la sua vita per me, per mostrarmi la via della felicità, di un amore tanto grande da vincere ogni paura. Ascoltavo e il mio cuore ardeva, ogni parola era come oro liquido, purissimo.
Ho ricevuto un dono grande: cosa ne ho fatto? L’ho forse tenuto dentro al cuore? L’ho nascosto ben bene come un segreto? Una dolcezza, uno stupore tutto e soltanto mio? Ma la lampada accesa, se coperta, si spegne; il fuoco soffocato diviene brace e poi cenere.
Affrettiamoci a risvegliare la fiamma, a soffiare sulla brace perché il fuoco divampi nuovamente. I miei occhi, i gesti possano accendere altre lampade che illuminino il buio e riscaldino il gelo.