Gesù afferma nel suo insegnamento che esiste una trave nel nostro occhio.

Possiamo intendere che in noi c’è un occhio sano, che sa aiutare il fratello, e un occhio malato che non ci permette di vedere bene, che soffoca e contamina anche quel bene che vorremmo fare.

Ma cosa può essere questa trave? «Non giudicare, per non essere giudicati». Forse è questa la nostra trave: il giudizio implacabile verso gli altri, e forse anche verso noi stessi. Quel giudizio che inquina il nostro sguardo, che vede nella pagliuzza del fratello un difetto da condannare.

Chiediamo a Dio di aiutarci a togliere questa trave, a cambiare lo sguardo, per guardare nostro fratello con lo sguardo con cui Dio stesso lo vede, per misurare con la stessa sua misura d’amore.