Quante volte vorremmo essere senza macchia, per poter essere completamente fieri di noi; eppure non è così.
C’è chi si sente inadeguato rispetto al giusto da compiere, alla legge da adempiere, alla perfezione a cui vorrebbe giungere; c’è chi non ci prova neppure. È quello che succede agli adolescenti che lasciano la religione perché non sopportano di essere tenuti d’occhio anche da Dio, quando si sentono spesso sbagliati.
Non cadiamo nella stessa tentazione: Dio non ci vuole perfetti; ci vuole felici. Tenere insieme questi due aspetti della nostra vita lo può fare solo Dio per noi, facendoci il dono di esserne partecipi.
La sua legge fa da direttiva, ma è la sua forza che ci sostiene e che ci permette di procedere con il cuore colmo di gratitudine.