La pagina del vangelo della Solennità del Corpo e Sangue di Cristo non ci presenta un dio che fa miracoli e che, quasi avesse una bacchetta magica, risolve i problemi delle persone; piuttosto ci suggerisce l’immagine di un Dio che è attento e premuroso verso le necessità degli uomini.
Un Padre che manda i suoi figli, li rende responsabili e capaci di prendersi cura dei fratelli; un Signore che si fida e manda me, manda ognuno di noi: noi stessi diamo loro da mangiare!
Il senso di questa festa può dunque diventare accogliere l’invito di Gesù che ci dice: Fate questo in memoria di me, cioè fate comunione, costruite la Chiesa come una comunità di fratelli e sorelle.
Apriamoci oggi a quelle situazioni di prossimità che la vita ci offre, perché anche oggi la parola di Dio possa farsi carne.