Maria si incammina verso Elisabetta, compie quel movimento che permette l’incontro, permette di dare forma alla vita che è dentro di lei.
Maria, tabernacolo vivente, porta Dio verso l’altro, lo condivide e, in questo atto comincia a vedere la sua vita trasformarsi in canto, in quel- la dolce melodia sintonizzata sulle note di Dio.
Cammina, Maria, e mentre muove questi passi di gioia impara a cantare, si riappropria della facoltà di lodare Dio.
Maria ha creduto alle parole dell’angelo, ha creduto a quella promessa, per questo può cantare. Canterà la grandezza del Signore, di quel Dio che gioisce per noi, di quel Dio protagonista assoluto della nostra vita che innalza i piccoli, i poveri, gli umili.
Insegnaci questa strada, Maria, insegnaci a camminare verso l’alto, verso l’altro.