Il regno di Dio è costruito con pietre di scarto, irregolari, di colori diversi. C’è posto per tutti, ma i più importanti sono gli invisibili, coloro che non servono, i malati, gli anziani, i poveri.
Se vogliamo essere parte del regno iniziamo a guardarci dentro e abbracciamo le nostre fragilità, riconosciamo le nostre povertà e apriamo il cuore alla misericordia. Cambierà il nostro sguardo, si acuiranno i sensi, e finalmente vedremo quel popolo di scartati e di dimenticati dagli uomini ma non dal Padre, da lui amati grandemente.
Dunque con loro, pietre vive della città di Dio, intrecceremo le mani e cammineremo. Porteremo nel mondo la meraviglia di una cultura diversa, che apre all’accoglienza, all’ascolto, alla condivisione. Ed il regno di Dio brillerà nei sorrisi, nei cuori di chi si sente finalmente libero, compreso, amato.