San Francesco, nel Cantico delle Creature, loda Dio: tutto il creato con la sua bellezza rimanda a lui.

Il creato ci insegna qualcosa sull’amore del Padre, che ci accompagna anche quando non sappiamo scorgerlo. Il vangelo parla della semplicità di un uccello del cielo, a cui pure il cibo non manca; dell’eleganza di un giglio, così bello da far invidia ai sovrani più raffinati.

Ovviamente non è un invito a lasciare i nostri impegni, a non usare le nostre capacità e talenti, ma ad assumere uno sguardo nuovo, diverso.

Quello che raccogliamo non viene da noi, ma da Dio; ecco allora il valore della restituzione, l’importanza di non tenere per me i doni che ricevo, ma di metterli in circolo.

Preghiamo per non attaccare il cuore ai doni, ma al Donatore di ogni bene.