Di fronte a questa parabola evangelica ci è spontaneo immedesimarci negli operai della prima ora e appoggiare la loro protesta.
Perché non provare invece a metterci nei panni degli operai chiamati per ultimi? Che gioia sentirsi chiamare dopo lunga e faticosa attesa; oppure, che stupore essere intercettati nella propria indolenza, pigrizia o indifferenza. È sorprendente quando c’è qualcuno che pensa anche a noi, che crede fino all’ultimo che possiamo fare qualcosa di utile, di bello, qualcosa che noi stessi non avremmo immaginato o creduto possibile.
Acconsentire all’invito di questo padrone-Padre non è solo andare in una vigna a lavorare, è ritrovarsi in una famiglia; è riconoscersi figli e accorgerci che possiamo sempre più diventare tali a immagine e somiglianza di Gesù, il Figlio.