Questa parola è detta con forza da Giobbe.
Nonostante la devastazione della sua vita, lui non demorde; sa che Dio, se è il Dio in cui crede, non lo abbandonerà e si farà avanti per mettere giustizia dove c’è disperazione e sopruso.
Vale anche per noi: non va tutto bene. Non è tutta volontà di Dio. Quando le cose precipitano, quando si sta naufragando in un mare di dolore, il vero credente grida perché Dio, il suo liberatore, si erga dalla polvere, dai luoghi più inimmaginabili e mostri la sua potenza trasformando le spade in vomeri e le lance in falci. Subire il male non è da cristiani. Aspettarsi che Dio compia il bene per noi, vuol dire non perdere mai la fiducia che abbiamo riposto in lui.
Accadrà, siamo certi, anche se a volte non bisogna smettere di invocare il suo aiuto.