Che bello che Gesù rivendichi la sua signoria su di me e mi tolga dalle interpretazioni di uomini troppo zelanti e presuntuosi! Io che dovevo essere il giorno della gioia, del riposo, della solidarietà, destinato a far gustare all’uomo lo sguardo contemplativo del creatore, trasformato in un cumulo di precetti e di divieti che schiavizzano l’uomo: non far questo, non far quest’altro, non camminare più di così e via dicendo…
Come mi hanno ridotto, questi esagerati custodi della legge! Per fortuna è arrivato il Signore a far piazza pulita di tutte le meschinità e a ridarmi il volto originario di giorno di festa, in cui l’uomo ricupera la sua identità di creatura ancorata al creatore.
Sì, sono proprio grato a Gesù, anche se tra poco mi cambierà i connotati e mi trasformerà in domenica.