Il profeta Isaia paragona la storia della salvezza allo sviluppo della relazione sponsale fra uomo e donna: verranno giorni in cui questa relazione sarà piena, definitiva ed eterna. Dio e l’umanità saranno nuovamente insieme in un’alleanza che niente e nessuno potrà più distruggere.

La profezia di Isaia si è compiuta: la vita di Gesù, la sua morte e risurrezione, sigillano il patto d’amore. E certamente non in modo casuale il primo segno che Gesù compie, secondo l’evangelista Giovanni, avviene proprio durante una festa di nozze, quasi a manifestare quel compimento che Israele attendeva.

Gesù dona vino nuovo, segno di gioia e di pienezza, segno messianico per eccellenza, ma poi, nel dono supremo della sua esistenza, Egli stesso si farà vino, dato per la vita di tutti.