Dolce Gesù, uomo dei dolori che ben conosce il patire, porti su di te il dolore del mondo, la sofferenza dell’umanità d’ogni tempo.

Sono qui accanto a te, mio fratello, Dio invincibile e santo che hai voluto condividere la mia sorte facendoti conforto di ogni sofferente. Guardo il tuo volto, gli occhi chiusi, il costato ferito, le mani, i piedi…e vedo uomini e donne, l’incredibile dolore della condizione umana. Ti guardo e timidamente sorrido perché tu sei la speranza che non muore, sei la forza dell’amore sofferente che dona quanto può, fino alla fine. Grazie Gesù, grazie per il tuo e per quello di tua madre.

Dopo le grida, il rumore, l’agonia, hai restituito il soffio della tua vita al Padre. Tutto è placato, ora, tutto è silenzio.

Ricordati di noi, Signore, non lasciarci soli nell’ora del dolore.