Continuano i guai per scribi e farisei e per chi come loro opera non secondo la volontà di Dio, ma seguendo prescrizioni legalistiche.
In nome di un Dio, creato a propria immagine e somiglianza, si rifiutano i profeti: coloro che, inviati dal Signore, pongono nella realtà contraddittoria una parola di rottura e di speranza, una parola che chiede conversione, giustizia, relazioni fraterne, accoglienza di ogni uomo, anche dello straniero. Chi crede di avere la chiave della scienza a volte non comprende la propria piccolezza e il bisogno di essere sempre illuminati dalla grazia di Dio: solo così si può assaporare e donare la bellezza della parola.
Un cuore pieno di sé difficilmente può accogliere la parola dell’altro. Anche di Dio. Gesù non tace la verità, questa sarà la sua condanna.