Perdere, trovare, accogliere, portare. Verbi di movimento, che ci chiedono volontà, a volte sforzo, sempre attenzione. Perdere la vita, accogliere la propria croce, trovare la vita, dare.
La tua parola, Gesù, non narcotizza l’anima, la sveglia, la rende inquieta. La tua parola, quando davvero le permettiamo di farsi strada, arriva fino in fondo all’anima e non ci lascia tranquilli nella nostra comfort zone pensando solo a noi stessi. Attraverso lo squarcio provocato da questa parola all’improvviso vediamo un mondo di sofferenza che chiede compassione; un mondo di solitudini che urlano in silenzio per essere riempite, un mondo che grida chiedendo pace senza poterla trovare.
E allora come te mio Gesù, chi ti segue davvero non può che muoversi e donarsi; e non ha più dove posare il capo. Se non sul tuo cuore.