Imbarazzo. Disagio. Sconvenienza. Forse seduti alla tavola del fariseo avremmo avvertito queste sensazioni.
Ogni occasione può essere opportuna per svelare l’uomo a se stesso e il volto di Dio. Anche un pranzo in cui si è invitati. Gesù continua a stupire, quasi incurante delle buone maniere conviviali. Non tace davanti al giudizio del padrone di casa, e usa parole nette e sferzanti. Di questo passo non avrà grande successo.
Ma non è questo ad interessarlo, piuttosto vuole insegnare che l’uomo è un tutt’uno e l’esterno è unito all’interno. Apparenza ed essenza fanno parte del mistero umano. A volte tendiamo a separarle per avere una vita più facile e scaltra, ma non è possibile. Siamo fatti per l’unità ed è in realtà ciò che desideriamo nell’intimo del cuore.
Veri perché unificati, come Gesù.