Oggi abbiamo due indicazioni fondamentali per la nostra vita.
Non è un consiglio, è un comando, se vogliamo che il nostro esistere abbia un senso. A volte le gambe sono più salde e il cuore è più aperto; a volte ci sentiamo vacillanti e vorremmo stare fermi nelle nostre sicurezze, senza sfidare il nuovo.
È più comodo, si fa meno fatica. Capita anche di compiacerci nel nostro egoismo; se non pensiamo a noi stessi chi lo farà? Dietro questa rassicurante sciocchezza ci barrichiamo per non sentire l’invito costante del Signore. Lui penserà a noi se noi smetteremo di sprecare le nostre energie per noi stessi.
È ora di rimetterci in marcia verso i fratelli; allora le nostre debolezze si rafforzeranno, le nostre incertezze diventeranno vere convinzioni e saremo immersi di quell’amore che avremo donato.